Federico Cantale

Residenza del 2022

Curata da: Maria Chiara Valacchi

L’opera nata durante la residenza ci introduce perfettamente nell’immaginario scultoreo dell’artista (1996): composizioni di sagome sempre in bilico tra bidimensionalità e tridimensionalità, tra ipercromatismo e monocromia, tra scrupolosa serietà e sardonico umorismo. Il piccolo ed alto “tempio” realizzato sembra echeggiare le architetture classiche della valle dei Templi; una forma totemica si innalza grazie ad una tripla sovrapposizione di parallelepipedi tutti della stessa dimensione ma diversificati in finiture e colori. Una base liscia, colorata di un profondo verde-blu, fa da base ad altre due fasce più complesse: una ottanio chiaro cesellata da screziature curvilinee in bassorilievo e un colonnato di candidi elementi torniti in legno; un fitto bosco come “pietrificato” e stilizzato in perfetto stile templare.