Luca Trevisani

Residenza del 2011

Curata da: Maria Chiara Valacchi

Nel lavoro di Luca Trevisani (1979) c’è la ricerca di cristallizzazione di un’idea. Una volta che il pensiero sembra definirsi ecco che tutto muta per configurarsi in una nuova cosa. Un flusso continuo, un passaggio di energie che struttura la materia in una molteplicità di declinazioni. Trevisani prende un elemento per trasmutarlo in altro. La natura è il punto di partenza per realizzare la metamorfosi. La fisionomia di piante è modificata nella sostanza ma non nell’estetica. Foglie di fico d’india, realizzate con forme di poliuretano espanso, si affastellano su un supporto longilineo che sembra sorreggerle appena. Oggetti sospesi oscillano leggeri a proseguire l’idea cinetica di un processo costruttivo.